Inaugurato nel 1957 da Maria Callas, Rosetum è l’unico Centro Francescano Culturale Artistico presente in Italia. Adiacente al convento cappuccino di piazzale Velasquez, è sovrinteso dalla Provincia dei Frati Minori Cappuccini di Lombardia.

Il nome del Centro è ispirato al miracolo delle rose senza spine riguardante San Francesco. Si narra che una notte del 1216, presso la chiesa di Santa Maria degli Angeli ad Assisi, Francesco si sia sentito improvvisamente assalito dal demonio: per chiedere con più forza a Dio che scacciasse quelle tentazioni, si strappò le vesti e si tuffò nel mezzo di un folto roseto che aveva visto lì vicino. Le aguzze spine ferirono profondamente il viso e il corpo del poverello, ma da allora quel roseto – che da ben 8 secoli si ammira nel giardino di Santa Maria degli Angeli – non ha avuto più spine e rifiorisce ogni anno.
Nella rievocazione di tale episodio sta il significato metaforico del nome di questo centro culturale: chi frequenta il Rosetum trova una strada per approfondire il bene e la pace che tutti desideriamo.

Rosetum si ispira al carisma di Francesco d’Assisi: sulla fratellanza universale, sulla cura del creato come casa comune e sulla ricerca di Dio, San Francesco ha fondato l’ordine religioso dei Frati Minori, ma ha ispirato altresì un modo di essere, una scuola di pensiero e di vita caratterizzata dall’esperienza del dono e della povertà, intesa come tensione ad essere liberi dal mondo.

Non solo del pane l’uomo ha sempre bisogno, ma anche di ciò che lo eleva, che gli fa prendere consapevolezza del significato di se stesso e della realtà. In una parola, per vivere l’uomo ha bisogno anche della cultura, le cui varie manifestazioni – le cosiddette Arti – rappresentano la necessità dello spirito umano di collocare la persona al di sopra delle realtà puramente materiali, diventando così una strada che può condurre fino a Dio.
Da qui le numerose attività di carattere musicale, teatrale, artistico e letterario di Rosetum.

© Centro Culturale Rosetum
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